Tra le vie di Gianturco, in una Napoli decadente, ma che-come tutte le città decadenti-conserva con gran fascino storie segrete in ogni via, c’è un piccolo palazzo fatiscente. In questo palazzo c’è una vecchia fabbrica, un’antica azienda familiare, tra le più famose della città. L’azienda Stingo, operante dalla prima metà del ‘700, è passata di generazione in generazione, da zii, figli e nipoti fino all’attuale gestione di Imma e Simona Stingo. Se di solito le parole che vengono in mente quando si parla di fabbriche sono “grigio”, “macchine”, “alienazione”, questa volta le parole sono “colore”, “artigiano”, “passione”. Qui la ceramica non è un mestiere, ma un culto magico, una passione infinita… Perché quando a uno l’ piace ‘na cosa, nun se stanca maje.